La disapprovazione è nata perché Ferrari non aveva il numero richiesto di vetture da corsa per competere in altre categorie, portando la Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) e l'Automobile Club d'Italia (ACI) a non omologare il modello 250 LM del marchio. Di fronte a questa situazione, Enzo Ferrari, in un atto di sfida, giurò di non competere più con il caratteristico colore rosso del marchio.
Con solo due gare rimaste nella stagione di F1, Ferrari decise di competere sotto il nome del "North American Racing Team" (NART) e presentò una vettura dipinta nei colori blu e bianco. Questo radicale cambiamento nell'aspetto delle iconiche monoposto di Ferrari non passò inosservato e aggiunse un elemento di intrigo ed eccitazione al campionato.
Nonostante le preoccupazioni iniziali, Ferrari dimostrò la propria superiorità in pista conquistando sia il titolo Costruttori che quello Piloti. John Surtees, al volante della vettura blu e bianca, ottenne risultati eccezionali classificandosi secondo nelle ultime due gare negli Stati Uniti e in Messico, guadagnandosi il campionato del mondo.
Questo breve ma memorabile episodio nella storia della Formula 1 e di Ferrari evidenzia la determinazione e il carattere distintivo della squadra di corse italiana. Anche se i colori blu e bianco furono sostituiti dal classico rosso l'anno successivo, la stagione del 1964 resta un ricordo della capacità di Ferrari di adattarsi e trionfare nelle circostanze più difficili.
Ferrari, un marchio intrinsecamente associato al colore rosso nel mondo dei motori, sorprende il pubblico annunciando il ritorno al blu chiaro al Gran Premio di Miami. Questo inatteso cambiamento nella tavolozza dei colori della squadra di corse italiana rende omaggio alla sua ricca storia e offre l'opportunità di rivivere momenti leggendari.
La storia del blu in Ferrari risale al 1950 quando il pilota Raymond Sommer fece storia gareggiando con una Ferrari blu nel Gran Premio di Monaco. Da allora, il blu ha lasciato un'impronta intermittente ma significativa sulla traiettoria del marchio.
Uno dei momenti salienti è stato nel 1964 quando Enzo Ferrari decise di ritirare la sua squadra dalle ultime gare della stagione come atto politico. Tuttavia, il "North American Racing Team" prese in mano le redini, presentando vetture Ferrari con livrea blu e bianca al Gran Premio degli Stati Uniti. Questa mossa audace culminò nella vittoria di John Surtees e nella consacrazione del blu nella storia di Ferrari.
Oltre alle corse, il blu è stato presente anche nell'abbigliamento della squadra durante gli anni '50 e '60, riflettendo i colori tradizionali di Modena, città natale della squadra di corse.
Ispirandosi a questo ricco patrimonio, Ferrari si unisce a PUMA per lanciare una collezione in edizione limitata che richiama le leggendarie tute blu della squadra. Questa collezione esclusiva, che include giacche varsity, magliette da squadra e stivali da corsa, sarà disponibile per i fan che desiderano rivivere la nostalgia di epoche passate.
Durante il Gran Premio di Miami, i piloti stella Charles Leclerc e Carlos Sainz, insieme all'intera squadra, indosseranno con orgoglio questi indumenti, portando avanti il ricco patrimonio del blu chiaro.
Questa iniziativa celebra non solo il passato di Ferrari, ma segna anche un nuovo capitolo nella sua evoluzione verso il futuro.
La Collezione in Edizione Limitata PUMA x Scuderia Ferrari Miami è ora disponibile presso selezionati negozi PUMA, punti vendita Scuderia Ferrari e online. Unisciti alla storia e fai parte di questo emozionante ritorno al blu chiaro con Ferrari al Gran Premio di Miami.